La quotazione dell'oro ha un prezzo uguale per tutti i compratori?
Probabilmente l'oro è uno dei materiali sul quale gli abitanti della terra hanno più certezze, almeno dal punto di vista finanziario. Infatti, la sua quotazione è stabilita due volte al giorno, esattamente alle 10.30 e alle 14.00, orario di Greenwich, dalla Borsa di Londra. Questo valore è chiamato fixing dell'oro, e vale per tutti i paesi del mondo.
Si tratta del valore di riferimento dal quale si deve partire per tutte le transazioni e i contratti. Questo metodo di valutazione non è recente: sono infatti quasi 100 anni che avviene (esattamente dal 1919) e alla sua definizione operano 5 grandi banche, per la precisione Deutsche Bank, Barclays, Société Générale, HSBC e Scotia Mocatta.
Partendo da questa base, le società minerarie che estraggono l'oro possono derogare, virtu', ad esempio, delle caratteristiche fisiche o delle modalità di estrazione del suddetto metallo prezioso, piazzandolo sul mercato ad un prezzo maggiorato chiamato anche premium.
Anche prima che queste regole fossero introdotte, in ogni caso l'oro era considerato un bene prezioso. Studiosi di storia e archeologia fanno infatti risalire l'uso di questo metallo raro e inalterabile a periodi addirittura precedenti il 4000 a.C.
Negli ultimi anni, complice la crisi economica di questo secolo, l'investimento in azioni o in dollari non è stato più remunerativo come negli anni precedenti, soprattutto questo è il motivo che ha spinto molti investitori piccoli o grandi, verso il bene rifugio più antico ma allo stesso tempo più sicuro, l'oro. Questo ha provocato una notevole ascesa del suo valore, che è passato dai circa 300 dollari per oncia del 2000 ai 1500 dollari per oncia del 2011.
L'unione tra la crisi economica e la rivalutazione di questo metallo prezioso, ha fatto si che le persone in difficoltà potessero vendere gioielli vecchi e inutilizzati, per affrontare spese impreviste. Questo ha contribuito al diffondersi nelle nostre città, di esercizi commerciali dedicati alla compravendita di oggetti preziosi al dettaglio. Si tratta degli oramai famosi compro oro, che acquistano il metallo usato, dai privati o dai commercianti.
Nonostante il prezzo dell'oro sia, come abbiamo visto precedentemente, fissato in modo univoco in tutto il mondo due volte al giorno, il denaro offerto per l'acquisto di un determinato monile in oro, in generale, non sarà uguale passando da un negozio di compro oro ad un altro, questo perchè viene detratta dall'acquisto, una percentuale di ricavo che varia in base al negoziante, ma soprattutto perchè il prezzo dell'oro viene calcolato sull'oro puro a 24 carati, mentre la maggior parte dei gioielli è costituito da oro 18 carati. Esistono poi oggetti in oro da 22 carati, come certe monete, ad esempio alcune vecchie Lire o Sterline, inoltre è possibile possedere gioielli da 14 carati e da 9 carati, se si tratta di monili antichi oppure realizzati all'estero.
Per quanto riguarda le leghe appena menzionate, nel caso dei 22 carati la percentuale di oro è di 916 parti per mille, mentre scende a 585 e a 333 parti di oro per mille parti di prodotto negli altri due casi. Il resto può essere costituito da metalli molto meno preziosi come il nichel, il rame o il bronzo. Questi metalli determinano in parte il colore del monile ma soprattutto apportano una variazione del prezzo d'acquisto.
Fin qui le differenze tra i vari negozi di compravendita di oro sarebbero nulle. In realtà occorre considerare le spese di gestione del negozio stesso, le spese per l'eventuale fusione in lingotti del monile e la percentuale di guadagno del negoziante. Occorre notare che, per le norme antiriciclaggio, il prezioso deve essere comunque mantenuto intatto in negozio per almeno 10 giorni.
Queste ultime voci, come accennato prima, non sono fisse, sono in parte a discrezione del commerciante stesso e in parte dovute alla differente efficienza di gestione dell'esercizio commerciale.
Quindi, dovendo scegliere un negozio dove vendere i propri gioielli in oro, è caldamente consigliabile non fermarsi al primo che capita ma fare il giro dei differenti negozi. Questo per verificare quale di questi fa l'offerta per voi più vantaggiosa, preferendo, in generale, gli esercizi che appartengono ai marchi più conosciuti e prestigiosi di compravendita oro. Le differenze possono essere piuttosto sensibili: da indagini fatte a proposito, si sono riscontrate variazioni di valutazione di uno stesso oggetto prezioso che possono raggiungere e superare il 20%.
Va detto comunque che il mercato degli esercizi commerciali di questo tipo è già regolamentato da apposite leggi piuttosto severe, e non è escluso che altre saranno in arrivo prossimamente, a vantaggio anche del cliente, oltre a quella del negoziante. Ad esempio, la norma già vista relativa all'antiriciclaggio che obbliga il commerciante a tenere il gioiello di proprietà del negozio per 10 giorni, lo espone alle inevitabili fluttuazioni del fixing dell'oro, e questo potrebbe diventare una perdita secca a carico del negoziante nel caso in cui il valore dell'oro, nel frattempo scenda, ma se il negoziante saprà attendere il momento giusto, potrà guadagnarci ulteriormente. Altre severe normative riguardano la calibrazione della bilancia che pesa i gioielli, che deve essere fatta periodicamente e certificata, nonché la modalità di esposizione del display della bilancia stessa e la registrazione delle generalità dei clienti che utilizzano il negozio per vendere i propri beni.
-
Quando e come vendere l'oro usato
Quando in Italia sorse il "Banco dei pegni", le persone più povere e in difficoltà furono i primi clienti che si servirono di quest'istituzione benefica ed innovativa che, proprio come fanno oggi i moderni "Compro Oro", consentiva di ottenere immediata liquidità sebbene con modalità diverse, tipiche del "pegno".Le analalogie tra le due attività sono tante, a partire dallo scopo che, in origine, è stato alla base di queste realtà imprenditoriali ma le differenze sono sostanziali.A metà ...
-
Quotazione oro, Borsa di Londra e Borse Europee
Oro, oro, oro. Il biondo metallo si vende e si acquista anche e nonostante la crisi economica: chiunque ne abbia la possibilità sembra non volersi lasciar sfuggire l'occasione.La febbre dell'oro non accenna a diminuire: un anno fa si registrava presso i rivenditori l'esaurimento delle scorte di monete da investimento e stessa sorte toccò poco dopo ai lingotti.Non è solo il fascino del bene prezioso a guidare la mano di chi decide di investire tutto o parte del proprio capitale il biondo ...
-
Quotazione oro in euro: come guadagnare di più
La proliferazione dei compro oro e dei banco metalli, con il relativo ravvivarsi del mercato dei preziosi usati e l'aumento della concorrenza, ha spinto molti italiani a decidere di vendere il proprio oro.I motivi della scelta sono i più vari: c'è chi ha effettivamente la necessità di monetizzare in fretta per far fronte alle spese eccessive, chi vuole ricavare il denaro necessario a concedersi un piccolo lusso o per effettuare un acquisto superfluo senza intaccare il budget familiare, ma ci ...
-
Come vendere l'oro usato al banco metalli
Se avete deciso di vendere i vostri oggetti preziosi dovete innanzitutto accertarvi di rivolgervi ad un professionista del settore, che non cerchi solo il massimo profitto, ma si comporti correttamente seguendo le norme di legge. Se cercate un compro oro e banco metalli affidabile, potete rivolgervi a noi. OroElite è opera nel settore con serietà e competenza, garantendo ai suoi clienti un servizio cortese, rapido, ma soprattutto secondo le norme vigenti. Per vendere l'oro usato nel modo ...
-
L'oro e le differenti leghe utilizzate
L'oro è un metallo dal caratteristico colore giallo, molto malleabile e resistente al tempo e agli agenti atmosferici, conosciuto fin dai tempi antichi per le sue caratteristiche organolettiche, che ne fanno un ottimo materiale da lavorare, nonché per il suo valore, che lo rende ancora oggi una delle migliori forme di investimento.In chimica viene indicato dall'elemento Au, dal latino aurum, avente numero atomico pari a 79, appartenente al 6° periodo della tavola periodica, nell'ambito dei ...
-
Monete: investimento a lungo/medio termine
Da quando le monete sono diventate un investimento a lungo/medio termine? Intorno all' XI° secolo, l'economia di molti paesi dell' Europa e del Mediterraneo occidentale, si basava sul possesso di monete d'oro e d'argento, sinonimo di potenza e solidità.Più tardi, quando, i primi banchieri toscani e veneziani, iniziarono la loro fiorente attività, le monete divennero ancora più importanti nella vita sociale dell'epoca: ogni scambio, ogni contratto di compravendita, era regolato per mezzo ...