Zecchini d’Oro: storia, valore, curiosità

Scopri tutto sui zecchini veneziani, la loro origine medievale, diffusione internazionale, specifiche tecniche, valore attuale e particolarità numismatiche.

Zecchino d'oro veneziano

Storia ed etimologia

Lo zecchino d’oro nasce a Venezia nel 1284 (o 1285) come evoluzione del ducato d’oro. Il decreto del Consiglio dei Quaranta stabilì peso 3,545 g e purezza 24 carati (997‰): lo standard più alto del tempo. :contentReference[oaicite:3]{index=3}

L’iconografia fu definita dai vertici della città: al dritto San Marco che porge la bandiera al Doge; al rovescio Cristo benedicente in una mandorla con stelle, e la legenda “SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DUCAT” (“a te, o Cristo, questo ducato che reggi”). :contentReference[oaicite:4]{index=4}

Il nome “zecchino” appare a metà XVI secolo, derivato da “zecca” (la zecca di Venezia). La parola stessa deriva dall’arabo “sikka”, conio o matrice. :contentReference[oaicite:5]{index=5}

Questa moneta mantenne lo stesso disegno per oltre 500 anni, fino alla fine della Repubblica (1796). Fu utilizzata come valuta internazionale solida nei traffici mediterranei. :contentReference[oaicite:6]{index=6}

Caratteristiche tecniche

Parametri originari

  • Peso: circa 3,545 g
  • Purezza: 24 carati, ~997‰
  • Design invariato: San Marco e Doge / Cristo in mandorla

Estremamente fine per l’epoca, qualità superiore rispetto alle monete contemporanee. :contentReference[oaicite:7]{index=7}

Diffusione e imitazioni

Grazie alla sua affidabilità, il zecchino fu imitato da varie zecche italiane: Lucca (1572), Genova (1718), Roma, Bologna; fu usata anche da Ordini come Cavalieri di Rodi o Malta, e nel Mediterraneo orientale. :contentReference[oaicite:8]{index=8}

Furono inoltre creati multipli (2, 3, 4, fino a 100 zecchini), principalmente per ostentazione numismatica, rarissimi. :contentReference[oaicite:9]{index=9}

Valore e collezionismo

Oggi il valore di un zecchino deriva da due componenti: il metallo (oro puro) e il valore storico-numismatico. Il puro contenuto d’oro si può calcolare facilmente, ma il premio da collezione varia molto secondo conservazione, rarità e tipo.

Esempio: tre zecchini equivalgono a circa un “ruspone” (moneta toscana da 10,5 g), o 15 “francesconi” d’argento. :contentReference[oaicite:10]{index=10}

Curiosità e cultura

Nella celebre favola Pinocchio di Collodi, Mangiafoco regala a Pinocchio “cinque zecchini d’oro”, che diventano simbolo di innocenza rubata. :contentReference[oaicite:11]{index=11}

Il zecchino ha attraversato epoche e culture, incarnando l’oro come simbolo di stabilità e fiducia monetaria.

FAQ – Domande frequenti

Cos’è uno zecchino d’oro?

Moneta in oro 24 carati creata a Venezia dal 1285, rimasta invariata fino al 1796.

Perché si chiama “zecchino”?

Deriva da “zecca” (la zecca veneziana) e dal termine arabo “sikka”, conio.

Chi imitava questa moneta?

Zecche italiane (Lucca, Genova, Roma…), Ordini religiosi e Stati mediterranei riprodussero il zecchino.

Quanto vale oggi?

Il valore dipende da contenuto d’oro + eventuale valore collezionistico (stato, rarità).

Articolo a cura di Matteo Bannò – OroElite. Ultimo aggiornamento: 15 agosto 2025.

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