Prodotti in oro scontano l’IVA ordinaria

Normativa di riferimento

La disciplina sull’oro da investimento e sull’oro industriale/artistico è regolata a livello europeo dalla Direttiva 98/80/CE e, in Italia, dal D.Lgs. 41/2000 e successive modifiche. La normativa stabilisce che l’oro da investimento (lingotti e monete con requisiti precisi) sia esente da IVA.

Tuttavia, prodotti come gancetti, montature e componenti per gioielli sono classificati come beni finiti e quindi soggetti ad IVA ordinaria. Questa impostazione è stata confermata dall’Agenzia delle Entrate con varie risoluzioni, tra cui la n. 375/E del 2008 e successive interpretazioni.

Oro da investimento vs prodotti finiti

La differenza principale sta nella funzione economica del bene:

• Oro da investimento: lingotti o placche con purezza ≥ 995/1000, monete d’oro coniate dopo il 1800, riconosciute dai mercati e con prezzo non superiore all’80% del valore dell’oro fino. Esenti IVA.
• Prodotti finiti: montature, gancetti, catene, anelli semilavorati. Sono articoli di gioielleria pronti a essere commercializzati o trasformati, quindi soggetti ad IVA ordinaria (22%).

Esempi pratici

Un lingotto da 100 g con purezza 999,9‰ rientra nell’oro da investimento e si acquista senza IVA. Al contrario, una montatura per anello in oro 18 kt, anche se composta da oro di alta qualità, viene trattata fiscalmente come un bene di consumo, e dunque è soggetta ad IVA.

Ciò vale anche per gancetti di collane, semilavorati per oreficeria e qualsiasi manufatto che abbia già una destinazione commerciale differente dall’investimento.