Come risaputo, l’oro rappresenta il bene rifugio per antonomasia. Da sempre il prezioso metallo giallo incarna una delle forme di investimento preferite da chi desidera mettere al riparo il proprio capitale dalle oscillazioni dei mercati azionari.
Negli ultimi anni, l’oro sta vivendo una fase di forte apprezzamento dovuta sostanzialmente all’attuale incertezza dell’economia mondiale e all’elevata richiesta del metallo proveniente dall’industria orafa dei nuovi mercati emergenti quali Russia, Brasile, Cina, etc che hanno portato le quotazioni a livelli record.
Tale apprezzamento è uno dei motivi che hanno indotto la diffusione dei compro oro. L’ascesa delle valutazioni del metallo giallo sui mercati internazionali ha destato l’interesse di molti privati che hanno visto negli oggetti orafi posseduti una fonte per ottenere liquidità in maniera semplice e veloce.
Tuttavia, per coloro che non sono avvezzi alla compravendita di metalli preziosi, non sempre concludere una transazione risulta semplice e veloce. Uno dei motivi che destano dubbi nei neofiti del settore è l’elevata discrepanza tra le quotazioni ufficiali dell’oro rilevate sui mezzi di informazione quali giornali ed internet e il livello sensibilmente più basso proposto dai compro oro.
Molto spesso questa differenza sfocia in polemiche e diatribe tra il potenziale venditore e l’acquirente. Il primo è portato a sospettare che le quotazioni particolarmente basse siano frutto della volontà dei compro oro di lucrare quanto più possibile sulla transazione. In realtà le transazioni sono del tutto trasparenti e regolate da norme di legge. Per sciogliere gli eventuali dubbi è necessario avere chiara la differenza tra “oro puro” ed “oro usato”.
Nel primo caso ci si riferisce all’oro propriamente detto ovvero al metallo non legato con ulteriori elementi. In altri termini all’oro presente nei lingotti, nelle pagliuzze oppure nelle pepite. Viceversa con la dicitura “oro usato” ci si riferisce all’oro utilizzato nell’industria orafa. In questo caso, per adattare le proprietà chimico / fisiche del metallo ai vari processi di lavorazione lo si combina con altri elementi.
Nei gioielli, nelle monete o in altri manufatti del genere la quantità di oro presente al loro interno può scendere perfino a percentuali del 75% ed oltre giustificando l’abbassamento delle quotazioni.
E’ chiaro che coloro che intendono investire in oro hanno come riferimento il metallo puro. In questo caso l’acquirente predilige entrare in possesso di lingotti o piccole pepite. L’acquisto è effettuato in ottica puramente speculativa e mira a mettere al riparo il capitale investito dall’inflazione e dalle fluttuazioni del mercato borsistico puntando eventualmente anche ad una rivalutazione positiva del metallo stesso.
Detto ciò si pone il problema di capire dove acquistare “oro puro”. Le strade disponibili sono diverse. In ogni caso a guidare il potenziale acquirente deve essere sempre il buon senso e l’accortezza. La modalità migliore consiste nell’acquistare piccoli lingotti di oro facendo attenzione che siano di provenienza assolutamente legale e soprattutto corredati del certificato che ne garantisce l’autenticità e riporta espressamente le specifiche. Preferire piccoli tagli è consigliabile in quanto facilita la vendita nel caso si decida in futuro di riversarlo nuovamente sul mercato.
Decise le quantità ed i tagli prescelti è possibile rivolgersi a vari operatori per l’effettivo acquisto. La via maestra è affidarsi ad operatori del settore professionali con un’attestata esperienza pluriennale alle spalle. I compro oro sono specializzati nel settore della numismatica oltre che in quello orafo. E’ bene diffidare da individui improvvisati che pur di vendere, propongono prezzi più bassi rispetto alle quotazioni di mercato. Un operatore serio e da anni sul mercato, come OroElite, proporrà sempre un prezzo in linea con gli andamenti attuali delle quotazioni rilevate sui mercati internazionali.