Come riconoscere l'argento di qualità
Infatti è un ottimo conduttore di elettricità e di calore e si lavora facilmente in quanto molto duttile.
Oltre a essere impiegato per realizzare gioielli e oggetti di argenteria (cornici, boccali, posate, samovar o soprammobili), è di base per la realizzazione dei circuiti interni dei vari dispositivi.
Al tempo stesso bisogna tenere a mente che l'argento può essere presente allo stato puro oppure sotto forma di leghe di vario genere.
Infatti il metallo con un livello di purezza 999/1000 viene utilizzato soltanto per la creazione di lingotti e monete da investimento.
Invece l'argenteria e i monili sono creati con delle leghe in quanto questo metallo è troppo malleabile per realizzare oggetti d'uso comune che non subiscano danni in poco tempo.
Di conseguenza è necessario aggiungere materiali leganti (in particolare il rame, ma anche nichel, palladio oppure ferro) per migliorarne la resistenza. Infine in commercio sono presenti prodotti semplicemente placcati in argento e non in metallo prezioso. Proprio per questo motivo è fondamentale verificare con esattezza la qualità del materiale.
Tuttavia la lega più diffusa in commercio a livello mondiale è l'argento sterling, caratterizzato da un livello di purezza di 925/1000: di conseguenza il metallo usato è rappresentato per il 92,5% dall'argento e per il 7,5% da leganti. Per legge sull'oggetto si deve indicare il grado di purezza della lega all'interno di un ovale seguito da un esagono allungato dove sono riportate la sigla che identifica l'argentiere oppure l'azienda produttrice e la provincia dove il pezzo è stato creato.
Se sulla superficie è impressa una dicitura come Argento, Old Sheffield, Sheffield oppure Silver plated si tratta di leghe impure o materiale argentato galvanicamente. Lo stesso vale per gli oggetti che riportano la dicitura Arg.1000 o Arg.800.
Bisogna tenere a mente che la punzonatura dell'argento può essere diversa in base al Paese di produzione dell'oggetto: ad esempio la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti impiegano simboli caratteristici.
Ad esempio negli USA l'argento sterling viene indicato con il codice 925, S925 oppure .925, mentre in Francia si utilizza come marchio un simbolo che riporta la testa di Minerva.
Invece per identificare il metallo puro si imprime sulla superficie un marchio a forma di vaso.
Nel Regno Unito l'argento sterling viene marchiato con l'immagine di un leone, seguito dai simboli del fabbricante, della città dove è stato realizzato il pezzo e del patrocinatore.
Per determinare la qualità dell'argento è possibile rivolgersi a un professionista del settore, che riesce a valutare correttamente il materiale prezioso.
Si tratta di una soluzione particolarmente indicata per una vendita.
In alternativa si può portare il proprio argento presso un banco metalli o un compro oro, dove la valutazione avviene secondo le quotazioni correnti di mercato.
Queste attività commerciali sono finalizzate all'acquisto dei metalli preziosi dai privati, quindi rappresentano il mezzo ideale per vendere il proprio argento usato e avere una disponibilità economica liquida per le varie esigenze.
Esistono anche metodi fai da te per verificare se un oggetto sia davvero in argento: ad esempio è possibile colpire delicatamente il metallo con un dito o una moneta.
Se non si percepisce un suono simile a quello di una campana, è stato usato un altro materiale. Inoltre bisogna tenere a mente che l'argento è completamente inodore e ha notevoli capacità antisettiche.
Di conseguenza basta annusare l'oggetto con attenzione per qualche secondo. Se si avverte un odore intenso, non si tratta di argento sterling perché la concentrazione di rame è troppo alta.
Infine si ricorda che questo metallo, proprio come l'oro, non è magnetico: un test per verificarne la qualità consiste nell'avvicinare al pezzo una forte calamita.
Se si attacca alla superficie vuol dire che è stato usato acciaio placcato in argento.
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