Brexit e investimento oro cosa succede?
In questi giorni si parla molto della vittoria del referendum per l'uscita da parte dell'Inghilterra dall'Unione Europea, e già corrono voci di un secondo referendum per fare retromarcia, proviamo a evidenziare cosa accadrà nei prossimi mesi, se la situazione rimarrà invariata. L'estrema volatilità dei principali titoli di borsa registrata sui mercati dopo Brexit avrà, sia nel breve che nel medio e lungo periodo, due dirette conseguenze:
1. la prima sarà quella di determinare una corsa degli investitori verso i beni rifugio, vale a dire quei beni come l'oro, le monete forti come il dollaro o lo yen giapponese e i titoli di stato come il Bund Tedesco, che non risentono del crash registrato in borsa;
2. la seconda, sarà un aumento nel lungo periodo del valore dell'oro, legato all'aumento di domanda provocato alla corsa verso i beni rifugio.
Ecco dunque che investire in oro in questo momento potrebbe rappresentare una scelta ottimale per tutti quelli desiderosi di trarre il massimo vantaggio possibile da una situazione di grande incertezza del mercato che favorisce la corsa verso i beni deposito, fra cui appunto l'oro e gli altri metalli preziosi. Come regola del tutto generale, occorre tenere presente che fino a che l'euro si manterrà ad una certa distanza dal dollaro, il prezzo dell'oro sarà destinato a salire.
Il funzionamento di questo meccanismo della borsa è relativamente semplice: l'estrema incertezza dei mercati provoca un iniziale allontanamento degli investitori dai principali titoli azionari, il cui valore risente dello tsunami provocato dall'esito del referendum consultivo del 24 giugno scorso che chiedeva ai cittadini britannici se volessero o no uscire dall'Europa, facendo diminuire ulteriormente il loro valore e aumentando invece il valore di beni come l'oro. Nei giorni scorsi, proprio per effetto di questo meccanismo, la quotazione dell'oro è salita in modo esponenziale, toccando i valori più alti degli ultimi due anni registrando addirittura un +13% e avvicinandosi ai valori storicamente più alti dell'ultimo decennio registrati ad aprile 2011. quando, in piena recessione, un'oncia di oro arrivò a toccare il prezzo di scambio di 1.920 dollari. Allo stato attuale il prezzo dell'oro si aggira intorno a circa il 1.352 dollari l'oncia, ma secondo gli esperti nelle prossime settimane o mesi potrebbe spingersi anche fino a 1.400/ 1.500 dollari.
Occorre tenere presente però che l'investimento nei beni rifugio presenta anch'esso alcuni pericoli, soprattutto se effettuata in un momento in cui c'è grande attenzione verso uno in particolare di questi beni come l'oro appunto, basti pensare a tutte le persone che hanno acquistato negli anni sterline, in questo momento il loro valore non si può certo definire massimale. Bisogna poi considerare che il prezzo dell'oro dipende non solo dalla domanda ma anche dall'offerta, un'improvvisa impennata dal lato di quest'ultima con l'introduzione sul mercato di nuovi quantitativi di metallo prezioso dovuto ad un incremento di attività da parte dell'industria estrattiva (attualmente ai minimi storici), potrebbe far scendere in picchiata il suo prezzo in euro al grammo. Gli esperti consigliano in genere ai grandi investitori di investire in oro non più del 10/ 15% del loro portafoglio, e di optare per la parte restante su altri beni rifugio, come le pietre preziose, il cui valore è ancora meno fluttuante, i titoli di stato e le monete più stabili. Non è escluso inoltre che l'estrema fluidità dei mercati causata dal terremoto Brexit porti anche a delle oscillazioni in negative del prezzo dell'oro, per cui una scelta prudente potrebbe essere quella di limitare l'investimeno aureo al 5/ 7% del portafoglio, restando a vedere cosa accade nelle prossime settimane.
Inoltre, quando si parla di oro, bisogna distinguere fra diverse tipologie di prodotti: se un investitore ha, infatti, deciso di investire in oro ha di fronte a sè diverse opportunità, vale a dire può decidere se investire in lingotti oppure in monete d'oro come il Marengo Italiano, il Kruggerand Sudafricano, la Panda Cinese e, ultima nata, la moneta d'oro Vera Valor coniata in Svizzera ma con la presunzione di diventare un mezzo di scambio internazionale, dotata perfino, a differenza di tutte le altre monete, di un numero di serie). La differenza fra le due tipologie di investimento in oro riguarda principalmente la maggiore facilità di liquidare le monete rispetto ai lingotti, e al fatto che questi ultimi sono più facili da falsificare rispetto alle monete in cui la presenza della doppia effige sulle due facce rende più difficile la contraffazione.
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