Chiunque abbia visto, anche solo una volta, un quiz televisivo, ha sognato di poter essere al posto dei protagonisti che rispondendo a domande, indovinando canzoni, o venendo votati dal pubblico, hanno la bravura e la fortuna di vincere uno dei tanti premi messi in palio da tutte le emittenti. Una domanda, però, quando si parla di queste cose, lascia a tanti un dubbio: se, come si sente sempre dire in tutti i programmi televisivi, la vincita è in gettoni d’oro, la cifra che si vince corrisponde esattamente a quanto, alla fine, si riesce a mettersi in tasca? Ma, soprattutto, come si possono tramutare i suddetti gettoni in valuta da spendere?
Innanzitutto va detto che le vincite televisive in gettoni d’oro, in Italia, sono obbligatorie per legge: se il premio, infatti, fosse in denaro contante, la trasmissione Tv verrebbe classificata come gioco d’azzardo, cosa che in un contesto come quello televisivo non è certo possibile. Ecco perché qualsiasi eventuale premio viene corrisposto in gettoni d’oro, i quali, però, una volta che arriveranno davvero nelle tasche dei vincitori, difficilmente potranno avere un valore effettivo pari a quanto dichiarato al momento della vincita.
Il gettone d’oro, proprio per via del prezioso metallo con cui è fatto, è soggetto alle oscillazioni dell’oro sul mercato internazionale. Inoltre, ci sono dei costi variabili che si sommano ulteriormente. Chi partecipa a un quiz televisivo, nel momento della firma, trova tutte queste caratteristiche riportate nel contratto. Qui è specificato, di solito, che comunque i premi sono al lordo delle ritenute fiscali obbligatorie per legge, al lordo delle spese di acquisto e anche di quelle di coniazione. Questo in linea generale, perché, poi, ogni emittente si organizza come meglio crede stilando regolamenti appositi che possono variare anche da trasmissione a trasmissione.
Il gettone d’oro ricavato da una vincita televisiva, inoltre, non è formato da oro puro, ma, in genere, è di oro a 18 carati (quello con titolo 750/1000): che significa che su mille parti di cui è composto, solo 750 sono in oro, la parte restante è formata da altri metalli che vengono aggiunti all’oro per ovviare alla sua estrema malleabilità che lo rende difficile da lavorare e soprattutto da stabilizzare. Questa caratteristica, che è propria anche dei gioielli e di tutti gli elementi che contengono dell’oro al loro interno (l’oro puro, infatti, esiste solo sotto forma di lingotti, pepite o pagliuzze), fa sì che per avere un’idea del valore dell’oggetto non basta rifarsi alle quotazioni dell’oro della borsa valori, ma bisogna rapportare tale valore ai carati effettivi del proprio oggetto. Tutti i gettoni d’oro, comunque, devono essere accompagnati da un certificato che ne certifichi l’autenticità e dichiari la tipologia di oro utilizzato per la coniazione.
Una volta ricevuti i gettoni d’oro (e ci vuole del tempo perché ciò avvenga), si possono portare nei negozi specializzati di compro oro. Qui verrà fatta una valutazione del loro valore, a seconda della quantità di oro puro contenuto in essi e in relazione al valore dell’oro sul mercato. Rivolgersi a questo tipo di punti vendita è consigliato, sia per la facilità di trovare un negozio vicino a dove si abita, sia per la trasparenza del trattamento che viene garantita e l’adempimento di tutti i passaggi di legge.
Per facilitare ulteriormente l’azione di chi deve vendere dell’oro, diversi siti internet di gruppi importanti di compro oro offrono il servizio di “blocco prezzo”: inserendo i grammi, in questo caso, del gettone d’oro e selezionando la sua caratura, si può avere un’immediata valutazione del valore reale del gettone. Bloccando il prezzo visualizzato, si hanno 24 ore di tempo per recarsi in un punto vendita e completare la compravendita, con la garanzia di vedersi riconoscere, dopo una verifica di peso e caratura, la cifra congelata on-line.
Tutto questo per chi decide di fare le cose “in proprio”. In alternativa le televisioni offrono la possibilità di rivolgersi a un banco metalli convenzionato con loro. In questo modo, i gettoni d’oro vengono convertiti con minori impegni da parte del vincitore ma anche con una maggiore svalutazione, che può essere di circa il 5%, del valore iniziale.
Insomma, mai come nel caso delle vincite dei quiz televisivi si può dire che non è tutto oro quel che luccica; vero è, però, che la soddisfazione di una vittoria in televisione e il fatto di portare a casa qualche soldo inaspettato in più, rimangono una bellissima occasione per tutti. Anche se la cifra finale sarà minore di quella “festeggiata” in televisione.