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Analizzare l’Oro — Corso Completo

Tecniche, strumenti, sicurezza e valutazione economica. Dalla teoria alla pratica, con checklist operative.

Indice del corso

1) Basi dell’oro: carature, leghe e punzoni

L’oro puro è 24 carati (999‰). Nella gioielleria comune si usano leghe per migliorarne durezza e colore. La caratura indica la percentuale di oro nella lega.

Carati Titolo (‰) Oro % Uso tipico Note
24 kt99999,9%Lingotti, monete investimentoMorbido, giallo intenso
22 kt91691,6%Monete (es. sovrane), gioielli premiumBuona resistenza
18 kt75075,0%Gioielli di qualitàStandard alto in Italia
14 kt58558,5%Gioielli, largo consumoPiù duro, meno giallo
9 kt37537,5%Gioielli economiciColore più tenue

Punzoni: controlla marchi di titolo (es. 750) e marchio di identificazione dell’orefice. Assenza di punzone non esclude valore, ma richiede verifiche più accurate.

2) Strumentazione minima e setup

Tip: tieni a portata acqua e bicarbonato per neutralizzare eventuali gocce acide sulla pietra.

3) Metodi non distruttivi (visivo, magnete, densità, XRF)

3.1 Ispezione visiva

3.2 Test magnetico (screening)

Avvicina una calamita al pezzo: attrazione forte = presenza di ferro/nichel. Se nulla accade, non prova l’oro, ma elimina molti falsi.

3.3 Densità semplificata

La densità dell’oro puro ≈ 19,3 g/cm³. Con una bilancia e un contenitore graduato puoi fare una stima rapida (tolleranza ampia nelle leghe):

  1. Pesa l’oggetto (P in grammi).
  2. Immergilo in acqua e misura il volume spostato (V in cm³).
  3. Calcola ρ = P / V. Valori molto bassi rispetto a 15–19 suggeriscono leghe leggere o placcature.

3.4 XRF (fluorescenza a raggi X)

Fornisce la composizione elementare della superficie in pochi secondi, senza danneggiare il pezzo. Limiti: penetra micrometri: placcature spesse o saldature possono falsare la lettura. Ottimo in combinazione con ispezione e prova su pietra.

4) Test chimici su pietra di paragone (pro & contro)

Procedura base (su strisciata)

  1. Pulisci un’area discreta del gioiello; striscia l’oggetto sulla pierre creando una traccia netta.
  2. Applica una sola goccia di reagente (es. 585). Osserva per 5–15 s.
  3. Se la traccia rimane, prova con titolo più alto; se scompare, prova con titolo più basso.
  4. Stima la caratura al punto di resistenza. Non applicare acido direttamente sull’oggetto.
  5. Neutralizza la pietra con soluzione basica (acqua + bicarbonato), asciuga.

Vantaggi & limiti

  • Pro: economico, rapido, utile su gioielli comuni.
  • Contro: non quantifica esattamente; placcature spesse possono ingannare; richiede pratica.
  • Sicurezza: usa DPI, evita vapori, riponi reagenti in contenitori idonei.

Attenzione: alcuni gioielli sono rivestiti (HGE/GE/GP). Incrocia sempre più metodi (visivo, magnete, XRF, pietra).

5) Dalla prova al prezzo: formula e mini-calcolatore

Una volta stimata la caratura, il valore di rifusione si ottiene da:

Prezzo = Peso (g) × Purezza (millesimi/1000) × Prezzo Oro Puro €/g × (1 − Spread)

Esempio (18 kt, 15 g, prezzo oro puro 70 €/g, spread 10%): 15 × 0,750 × 70 × (1 − 0,10) = 708,75 €

Stima rifusione:

Tip: per il prezzo aggiornato, consulta Quotazione Oro e inserisci il valore €/g corrente.

6) Flusso operativo al banco & compliance

  1. Accoglienza & registrazione del bene e del cliente.
  2. Analisi (visiva → magnete → densità/XRF → pietra se necessario).
  3. Stima economica (formula + spread operativo + condizioni).
  4. Trasparenza: spiega metodi e limiti; mostra la pesata.
  5. Documentazione: rispetta gli adempimenti previsti (antiriciclaggio, registri, limiti all’uso del contante, privacy).
  6. Chiusura: accettazione, pagamento tracciato, eventuale ricevuta o fattura.

Questa guida è informativa; verifica sempre le norme vigenti e le procedure interne approvate.

7) Errori comuni & red flags

8) Autoverifica (quiz)

  1. Perché non si usa l’acido direttamente sull’oggetto?
  2. Qual è la densità dell’oro puro e perché è utile conoscerla?
  3. Come incroceresti XRF e prova su pietra per confermare un 18 kt?
  4. Definisci “spread” e perché varia tra operatori.
  5. Tre red flags che ti farebbero approfondire un oggetto.

Hai dubbi? Confronta le risposte con i moduli 3–5–7 oppure scrivici.

FAQ — Analisi dell’oro

La prova con acidi rovina il gioiello?
La prova corretta si fa sulla pietra di paragone, non sul gioiello. Così eviti danni.
Lo XRF basta da solo?
È ottimo, ma legge la superficie: incrocia con ispezione e, se serve, con pietra per evitare falsi dovuti a placcature/saldature.
Come stimate lo spread?
Copre costi operativi, rischio, raffinazione e margine. Può variare in base al mercato e alla tipologia del bene.
Posso analizzare pezzi con pietre incastonate?
Sì, ma stima a parte il peso delle gemme o applica una tara cautelativa. Meglio pesare il solo metallo quando possibile.
Qual è il metodo più rapido per uno screening iniziale?
Combo: ispezione visiva + magnete. Poi densità/XRF e, se serve, prova su pietra.

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