Origine dei diamanti

La formazione di un minerale è strettamente legata ai processi genetici delle rocce che li contengono.

Il diamante è un minerale che differisce da tutti gli altri anche dal punto di vista genetico. La maggior parte delle gemme trova origine nei processi geologici che hanno da sempre interessato la parte più superficiale del nostro pianeta , i diamanti, invece, si sono formati a profondità più elevate.

Lo studio dell’origine del diamante si basa sull’interpretazione di una grande quantità di dati collegati alle proprietà fisiche, chimiche, mineralogiche, alle rocce in cui essi cristallizzano, a quelle che le trasportano in superficie e nelle quali vengono trovate nei giacimenti.

La temperatura di formazione del diamante è compresa tra 900°C e 1300°C, la pressione è pari a 45-60 Kbar; tali parametri si trovano all’interno del mantello superiore sotto la crosta terrestre a profondità tra 150 e 200 Km.

Il diamante, già cristallizzato, viene trasportato in superficie da un magma proveniente da elevate profondità, infiltratosi nelle fratture naturali della crosta terrestre. Tale magma, avente composizione prevalentemente kimberlitica, presenta un’ elevata percentuale di elementi gassosi che, nella fase finale di risalita, determinano un evento vulcanico di tipo esplosivo.

Il magma, una volta raffreddato e solidificato nel condotto vulcanico, affiora in superficie con una sezione variabile da pochi metri a 2 Km.

La sua forma corrisponde a quella di camini vulcanici che prendono il nome di camini kimberlitici (dal nome della roccia) anche conosciuti con il nome inglese di “pipes”.

I diamanti hanno origini precedenti a quelle del magma che li ha trasportati in superficie: la loro “età” varia da 950 milioni a 3 miliardi e 300 milioni di anni.

I diamanti si sono, pertanto, formati nella prima parte della storia della terra.

  • Qualità del taglio del diamante

    Il gemmologo stabilisce la qualità del taglio definendo: proporzioni simmetria politura aspetto apice aspetto cintura 1) PROPORZIONI Rappresentano il corretto rapporto tra le parti fondamentali di un diamante sfaccettato espresse in percentuale, considerando come 100% il diametro della gemma: diametro tavola altezza corona altezza padiglione spessore cintura angolo della corona Questi parametri devono avere dei valori ben precisi per ottenere il massimo in termini di ...

  • Le 4 C del diamante

    Le caratteristiche importanti ai fini della valutazione qualitativa di un diamante sono 4, le cosiddette 4C del diamante: CARAT (massa) CLARITY (grado delle caratteristiche interne) COLOUR ( colore) CUT (taglio) Nel 1989, in Italia l'UNI (ENTE NAZIONALE di UNIFICAZIONE ITALIANA) ,ha emesso delle Norme sulla definizione della qualità di un diamante fornendo così un linguaggio comune tra gli operatori del settore ed i gemmologi( Norma UNI n° 9758). MASSA (CARAT) Il valore di un ...

  • Giacimenti di diamanti

    Giacimenti primari e secondari Il camino diamantifero è il residuo dei condotti di alimentazione di antichi vulcani e rappresenta il giacimento primario da cui i diamanti vengono estratti ancora uniti alla “roccia madre”, cioè alla loro roccia di origine nel luogo di formazione. In questo caso i cristalli conservano per lo più la loro forma originaria e risultano particolarmente danneggiati. Il giacimento secondario deriva da fenomeni di alterazione della superficie terrestre a opera ...

  • Caratteristiche dei Diamanti

    Proprietà chimiche COMPOSIZIONE CHIMICA Il diamante è costituito da un impilamento ordinato di atomi di carbonio disposti secondo una struttura tetraedrica. Una delle sue proprietà più conosciute, la durezza, è dovuta alla presenza di legami covalenti molto energetici ed estremamente corti (distanza interatomica 1,54 A) estesi a tutta la struttura e in tutte le direzioni che collegano qualunque coppia di atomi adiacenti. Altri minerali presentano la stessa composizione chimica, ma ...